Il rapporto annuale 2023 del Soccorso Alpino Svizzero e in linea.
Pro Jahr erfolgen in Appenzell Ausserrhoden rund 100 Notrufe mit den Stichworten "bewusstlos" oder "Reanimation". Solche Notrufe stehen oft im…
Il Soccorso Alpino Svizzero è una fondazione autonoma senza scopo di lucro, fondata dalla Rega e dal Club Alpino Svizzero CAS. Esso funge da interlocutore dei cantoni che – ad eccezione del Cantone del Vallese – gli hanno affidato i compiti di soccorso via terra in montagna. Le 84 stazioni di soccorso delle sette associazioni regionali sono ubicate nelle Prealpi/Alpi e nel Giura in modo tale da permettere ai 3’100 soccorritori e soccorritrici di raggiungere nel più breve tempo possibile il luogo d’intervento.
Il SAS è finanziato dalle due organizzazioni della fondazione, ossia la Rega e il CAS, nonché dai contributi dei cantoni e dalle entrate derivanti dagli interventi e dalle donazioni.
Il regolamento di formazione del SAS è entrato in vigore all’inizio del 2010. La suddivisione delle funzioni in Soccorritori I, Soccorritori II e Soccorritori III nonché la presenza di numerosi specialisti consentono di impiegare tutti i membri a seconda delle loro capacità e della loro disponibilità. Ognuna di queste categorie ha i propri compiti, i propri requisiti, le proprie competenze e la propria formazione
Per decenni, l’opera di soccorso è rimasta di competenza esclusiva del club CAS, benché il numero di persone soccorse “non membri del club” fosse in costante crescita. Questo è stato uno dei motivi principali che, nel 2005, hanno condotto il CAS e la Rega a costituire la Fondazione Soccorso Alpino Svizzero.
Tutte le sezioni CAS con una o più stazioni di soccorso sono membri di una delle sette associazioni regionali. La mansione principale delle associazioni regionali è quella di rappresentare gli interessi locali verso l’interno e verso l’esterno. La collaborazione attiva dei comitati direttivi delle associazioni a livello centrale, in termini di personale, organizzazione e finanze, consente di considerare le peculiarità regionali nell’attuazione delle misure adeguate.
Il successo del soccorso via terra si basa sul lavoro di specialisti che, in qualità di team, collaborano in modo efficiente. I 3'100 soccorritori e soccorritrici impiegano ogni anno centinaia di ore di formazione, a titolo onorifico. In effetti, essere soccorritori non è una professione, ma una vocazione.
Oggigiorno, l‘opera di soccorso sarebbe impensabile senza la collaborazione con le varie organizzazioni partner, su roccia o sul cono della valanga, nella formazione o in termini di ricorso alla logistica. Al fine di ottimizzare tale collaborazione, il Soccorso Alpino Svizzero dispone di un Consiglio consultivo di cui fanno parte le suddette organizzazioni partner.
Il regolamento di formazione del SAS è entrato in vigore all’inizio del 2010. La suddivisione delle funzioni in Soccorritori I, Soccorritori II e Soccorritori III nonché la presenza di numerosi specialisti consentono di impiegare tutti i membri a seconda delle loro capacità e della loro disponibilità. Ognuna di queste categorie ha i propri compiti, i propri requisiti, le proprie competenze e la propria formazione.
L’evoluzione della tecnica e degli sport alpini ha portato a un forte aumento delle esigenze nei confronti delle soccorritrici e dei soccorritori. Gli specialisti, che seguono regolarmente corsi di formazione e di perfezionamento, sono diventati indispensabili quando si tratta di svolgere determinati compiti.
